Cooperative di lavoro, cooperative e reti di produzione e consumo, collettività, cooperative integrali e progetti di occupazione rurale
– 9,10 e 11 dicembre 2011
– Locali Federacion Comarcal Sur de Villaverde CNT – Paseo Alberto Palacios nº2, Villaverde Alto-Madrid
Come una introduzione
Il rientro della illusione di uno stato che fosse salvaguardia di livelli minimi ci riporta alla situazione di più di un secolo fa quando eravamo noi lavoratori quelli che, a parte produrre per quelli che detenevano il potere ed il capitale, procuravamo l’essenziale a coloro che ci circondavano (cure, alimenti, casa, vestiti…) e attraverso formule associative come i sindacati, le cooperative o le società di mutuo soccorso, le casse di resistenza…trovavamo risposta a servizi che andavano ben oltre l’ambito del vicinato: sanità, assistenza sociale ed educazione. Sono passati già quattro anni dall’inizio della “crisi”. Noi classe lavoratrice e cittadini/e stiamo subendo soprattutto gli effetti della deregolamentazione, claudicazione e smobilitazione che hanno favorito il capitalismo nel suo sforzo di mercantilizzare tutte le sfere dell’economia. Una fonte inesauribile di benefici sono le nostre necessità più basilari. La bolla ipotecaria – quel cento e passa di indebitamento delle famiglie – ha sfruttato e trascinato con sé l’illusione del poter vivere bene senza lottare per recuperare il plusvalore che gli imprenditori strappano al nostro lavoro. La classe dirigente (politica, imprenditoriale e burocratico-sindacale) ha rivelato il suo volto pusillanime senza risposte né briciole da spartire. Bisogna recuperare trame abbandonate in anni di patto sociale: da ciò dipende il nostro futuro. La strada è stata già percorsa in precedenza. Recuperiamo la nostra capacità di produrre e decidere, strappiamo l’economia dalle loro mani e costruiamola a partire da una piena uguaglianza, da una cooperazione e autogestione affinché sia organizzata da noi che produciamo e orientata dalla razionalità ad esaudire le nostre aspirazioni e necessità.
75 anni fa la nostra meta fu spezzata. Alziamo lo sguardo, fidiamoci del presente e dimentichiamo inutili promesse. E’ il nostro momento.
Esposizione delle motivazioni
Nel X Congresso Confederale (Còrdoba, dicembre 2010/CeNTenario) la Confederazione Nazionale del Lavoro (CNT) ha formalizzato le proprie posizioni su collettivizzazione ed autogestione sotto il termine di Economia Alternativa, puntando in questa direzione non solo per dare una risposta alle necessità più pressanti del tesseramento, ma come motore del cambio sociale. Contiamo su una buona struttura decentrata, una rete di solidarietà internazionale e, cosa più importante di tutte, un progetto per la trasformazione integrale dell’economia frutto dell’eredità della memoria storica delle collettività e delle collettivizzazioni nell’industria e nei servizi. E non viviamo del passato, continuiamo a creare progetti, accumulando esperienze, ricercando per creare le alternative economiche per una società senza classi né Stato: il comunismo libertario. In queste prime Giornate tendiamo una mano al resto dei movimenti sociali per realizzare un’interrelazione e reciproco scambio sulle iniziative per una economia alternativa e solidaria, col fine di portare, apprendere e rafforzare tra tutti/e le reti di economia alternativa e per aiutarci reciprocamente alla spinta di nuovi progetti.