Imprese Natais, la farsa è appena iniziata
Il 1° febbraio 2011, per la prima volta nella storia della Natais un gruppo di operai autorganizzati è sceso in sciopero. Il 4 febbraio lo sciopero è terminato. E’ una vittoria. Due le circostanze che lo spiegano.
La prima è quella della preparazione, cioè i dibattiti, gli scambi di idee, condotti a lungo e con discrezione tra gli operai, lontano dalle “grandi orecchie” padronali o sindacali. La prima condizione, infatti, è quella di far emergere la coscienza operaia necessaria per l’azione. Il contenuto del primo volantino distribuito può essere riassunto in una frase: “Sono grandi solo perché noi siamo in ginocchio!”
La seconda è la continua marginalizzazione delle istituzioni sindacali e il rifiuto di lasciare loro ogni anche più piccolo margine di potere. E’ l’assemblea degli scioperanti che decide, essa solamente! Questo è il vero sindacalismo! “Quello che è successo a NATAÏS può accadere ovunque!” così scrivemmo all’epoca su “Anarcosindacalismo” [ndr. Rivista della CNT-AIT F] Poiché questo può accadere ovunque ecco la necessità, l’urgenza, da parte del padronato e dei suoi complici di spazzare via tutto. Al dispiegamento di forze repressive durante lo sciopero segue immediatamente una ondata di licenziamenti…. ma i piccoli granelli di sabbia non hanno nessuna intenzione di farsi spazzare via….
Riepilogo dell’episodio precedente!
In mezzo ai boschi, campi e vigneti, dentro il paesaggio tranquilla e ondulato di Gers , l’azienda NATAÏS è il leader europeo del pop-corn. Detto così non sembra una gran cosa, ma ci troviamo davanti ad un fatturato di circa 25 milioni di euro. Grandi profitti e grandi stipendi? … beh, non per tutti: i lavoratori addetti alla produzione (catena dell’imballaggio e del trasporto) sono destinatari di una dieta speciale e di un’altrettanto speciale condizione di lavoro! Racconta un operaio: “Mi hanno fatto sollevare sacchi di 25 Kg all’altezza della testa per svuotarli in una macchina. Ogni giorno ho trattato un qualcosa come 1,2 tonnellate di ingredienti. ”
Ciò senza tenere conto:
– dell’organizzazione del lavoro in tre turni (= Lavoro notturno)
– la “dimenticanza” delle soste
– l’annualizzazione delle attività
– gli orari flessibili (un “acquisto” da parte della CGT!)
– l’utilizzo di attrezzature essenziali (contro i prodotti irritanti) di fatto insopportabili soprattutto in estate, quando nella piana di Gers si avvicina ai 40 °)
…. senza tenere conto della precarietà organizzata: non meno di 350 precari si sono succeduti in pochi mesi su trenta posti!
Secondo il padrone Natais è “una impresa modello ed umana” ma è contro questa concezione del tutto speciale dell’”umanesimo” che è stata condotto lo sciopero dell’ultimo febbraio. Una delle rivendicazioni essenziali era quella relativa alla tredicesima mensilità. Noi (lo abbiamo appreso più tardi) avevamo ragione e se noi non lo sapevamo altri lo sapevano, ed ecco perché.
Il Contratto collettivo nazionale che si applica a Natais è quello dei “biscotti, fette biscottate e cereali pronti da mangiare o da preparare” che prevede una tredicesima mensilità per i lavoratori (non dirigenti). Tuttavia il proprietario dell’azienda si rifiuta di applicare questa convenzione e ostinatamente si considera “fuori del campo” senza tenere conto che esistono due ordinanze di Tribunali al riguardo.
La prima è quella della Corte d’appello di Agen, su domanda di un dipendente che aveva visto il proprio ricorso respinto dal tribunale locale (curiosa coincidenza ….). La suddetta Corte d’Appello, dopo aver rovesciato la decisione del Tribunale locale nella sua interezza aveva rilevato che l’accordo collettivo “fette biscottate” comprende in realtà “… la produzione di cereali soffiati, tostati o altro trasformato” specialità queste della Natais e che dunque il predetto contratto deve applicarsi anche all’interno di questa azienda il cui proprietario, evidentemente non soddisfatto ha ricorso senza fortuna presso la Corte di Cassazione (il più alto grado giuridico francese) che ha confermato quello che doveva essere ovvio: “… la Corte d’Appello [di Agen] … ha esattamente dedotto che il contratto collettivo è applicabile …” a Natais. Non si può essere più chiari!
Queste due decisioni dei Tribunali non sono del tutto recenti. La prima (Corte d’Appello) risale al 16 luglio 2008 mentre la conferma in Cassazione risale al 20 gennaio 2010.
In altre parole, quando, durante lo sciopero del febbraio 2011 il proprietario ha rifiutato di corrispondere la tredicesima mensilità non poteva non conoscere la decisione dei due tribunali.
Quanto alla CGT ricordiamo che a livello nazionale essa dispone di una “armata giuridica” (avvocati, giuristi, specialisti, riviste, centri di documentazione) capace di fare il pelo alle decisioni dei Tribunali, in particolare quelle della Cassazione che fanno giurisprudenza. Allora come mai la CGT ha fatto di tutto per non sapere nulla? Curioso, non trovate?
E l’ispettorato del lavoro, presente nel corso di questo sciopero? Non è suo compito conoscere queste cose? Occorre che al suo posto sia un operaio della base che denunci la situazione! E’ normale questo? E bisogna che sia la CNT-AIT che dica “sì” è evidente che sia questa convenzione (quella dei cereali lavorati) che si applica e non un’altra? Ed è normale che, due anni dopo (vale a dire tutt’oggi) la decisione della Corte di Cassazione, valida “in tutta la Repubblica,” sia solo vento nella pianura di Gers? Non esiste quindi alcuna autorità in tutto il dipartimento capace di far applicare una decisione della più alta giurisdizione? E che fa la polizia, la mia povera signora?
Tutto ciò senza contare che se la Convenzione ha un impatto diretto sui salari, essa ne ha uno – anche seppur indiretto – sulle contribuzioni sociali. E ‘curioso che gli organismi che debbono incassare queste contribuzioni non si facciano vedere …. Si tratta di troppo denaro o cosa?
Una macchina per licenziamenti a raffica
Dopo lo sciopero abbiamo contato non meno di otto licenziamenti, una sanzione disciplinare e atti repressivi durati mesi. Casualmente, gli scioperanti sono particolarmente individuabili! Una volta terminata la scorta delle frasi fatte come “cattive relazioni” “situazione di conflitto con il datore di lavoro,” “contestazione dell’autorità del superiore gerarchico” “comportamento irrispettoso” … occorre impegnare a fondo il cervello per trovare qualcosa di nuovo, e a volte il sig. Natais riesce a trovare anche delle perle! Esempio: “non aver fornito informazioni al medico del lavoro” ” Ah, beh, ci sono le informazioni che dovrebbero essere nascoste al medico del lavoro? Detto questo non perdiamoci in congetture per conoscere quali preziosi segreti un salariato del pop-corn può nascondere al suo medico del lavoro e non perdiamo tempo nel tentativo di conoscere come il padrone ha potuto prendere conoscenza di un così odioso crimine! Tutto quello che si dice al medico del lavoro – per principio – è coperto dalla più assoluta riservatezza. Con tali motivazioni la contestazione di fatti con carattere “reale e grave” posti alla base dei licenziamenti sembra piuttosto divertente e il sig. Natais può sempre esagerare …. e continuare a stupirci
L’inizio di una lunga lotta
In questo clima di franca “cittadinanza”, abbiamo appreso che agli inizi di dicembre è stato aperto un forum, con un unico obiettivo: consentire a tutti i dipendenti della Natais di parlare liberamente! Ovviamente, visto il numero dei messaggi che si sono accumulati ogni giorno è stata una necessità. Si sono contati migliaia di visitatori e anche il sig. Natais lo ha consultato e con una lettera distribuita a tutti i dipendenti ha minacciati azione legale contro coloro, che hanno espresso con parole semplici e dirette, quello che pensavano. Andate su “collectifnatais.space-forums.com” e vi farete un’idea da soli!
Queste opinioni definite “diffamazione” accanto alle minacce di denuncia, sono pratiche padronali assai abituali oltre che abusive. Non vediamo l’ora di vedere il sig. Natais che si è rifiutato ostinatamente di applicare per quasi 4 anni un contratto di lavoro rivolgersi alla Corte d’Appello per chiedere la condanna dei lavoratori che hanno aperto un blog nel quale si denuncia il suo rifiuto ad applicare una decisione della medesima Corte! Sarà un grande momento di felicità!
Un altro buon momento di felicità, è stato il celebre “Pranzo di Natale” organizzato dalla C.E. (CGT e CGC) con, tra gli ospiti, tutta la direzione dell’azienda (mano nella mano). Tra la pera e il formaggio dei gioiosi papà e madri Natale hanno portato un regalo speciale: un volantino che spiega la situazione! Il dono è stato particolarmente apprezzato: alcuni “capi” ne hanno voluto più copie e in seguito li hanno stracciati sottraendoli anche dalle mani dei vari ospiti.
Dopo la sorpresa di Natale, sorpresa anche per la manifestazione d’Auch di Martedì 13 Dicembre. Alcuni militanti di “base” della CGT che s’erano mostrati solidali durante lo sciopero, hanno scoperto in modo casuale (tout de cul) che a Natais c’era stata una valanga di licenziamenti (si erano dimenticati di informarli) ma anche un contratto collettivo (non gli avevano detto niente anche questa volta).
Da qui la loro domanda! “Cosa fa il delegato sindacale, che cosa fa l’UD32 ” Se lo domandano, in effetti, anche se noi, al riguardo, abbiamo la nostra idea.
Nei giorni successivi, davanti ai mercati del “grasso” a Gers, è stata la volta delle squadre della CNT-AIT che ha distribuito volantini … ha incontrato gli ex-precari di Natais che hanno apprezzato che qualche cosa si sia fatta!
Di colpo la CGT, che aveva beneficiato della NAO (Negoziazione annuale) per rivendicare una n13sima mensilità ai soli “quadri” (accordata dalla direzione senza ulteriori indugi) si vide costretto a lasciare il suo lungo sonno. Un manifesto che annuncia la buona novella “degli incontri sono in corso con l’ispettorato del lavoro per l’applicazione della convenzione”… accordo che la CGT ha negato fino al giorno in cui Natais l’ha concesso.Ciò ha provocato un boato a causa delle risate
Non perdete i prossimi episodi
La trama di alcuni episodi che si succederanno è già nota.
I passaggi ai Tribunali industriali sono in programma per il 15 febbraio e 7 marzo (con l’angosciosa domanda che tormenta l’elite dipartimentale “Il Gers è soggetta alla legge della Corte di Cassazione o si tratta di una repubblica delle banane indipendente? “). Ma non è escluso che a breve ci sia qualche colpo di scena. Normalmente il colpo di scena è l’origine di tutti i buoni romanzi d’appendice.
Rocambole
da CNT-AIT (lista anarcosindacalista)