Sale a 104 morti e oltre 1000 feriti il bilancio della mattanza israeliana contro la Striscia di Gaza
Gaza – InfoPal. Ancora bombe sulla Striscia di Gaza. I ministri degli esteri arabi, come prevedibile, hanno ammesso il proprio fallimento nel fermare la mano di Israele. D’altronde, sarebbe “bastato” chiudere i rubinetti del petrolio per qualche tempo allo stato sionista, e gli F16 e i droni sarebbe partiti a retrocarica, come gli aeroplanini dei bambini di Gaza, bruciati dai missili. Ma le petromonarchie del Golfo, prodighe di parole, abbracci e donazioni ai “poveri gazawi” sono sorde quando si tratta di business.
Inutile aspettarsi qualcosa dall’Occidente e dalla evanescente “comunità internazionale”: la Israeli lobby domina sovrana su media, banche, parlamenti e altro ancora.
Quindi lo stato più canaglia e impunito del mondo ha mano libera per fare a pezzi famiglie – per gli 11 membri della famiglia ad-Dalu uccisi domenica 18, si giustifica parlando di “effetto collaterale” non voluto – e continua la mattanza, sganciando bombe di distruzione di massa.
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Il bilancio di sei giorni di guerra su Gaza è di 104 morti e oltre 1000 feriti.
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