Salento antica e splendida foresta di circa 11milioni di ulivi…
Ma ad un certo punto, senza dati certi, viene strombazzato ai quattro venti l’allarme batterio “Xylella fastidiosa”, imputato di essere la causa dell’essiccamento di alcuni ulivi a Gallipoli avvenuto negli anni 2012-2013. L’essiccamento è limitato e non progredisce: però si urla l’epidemia. I dati scientifici sono incerti e limitati, ma nonostante ciò, il governo della Regione Puglia dichiara lo stato di emergenza, emanando un piano di guerra che prevede, per evitare il contagio verso altre zone, lo sradicamento di un milione di ulivi, anche millenari ed in ottima salute, oltre l’irrorazione a tappeto di tutto il Salento con pesanti, e cancerogeni, pesticidi.
Però la dovuta e meticolosa ricerca scientifica della verità sulla questione “Xylella” ci porta a constatare che gli unici dati scientifici, fino a prova contraria, sono i seguenti:
1) fino a Dicembre 2013, su 1757 campioni, gli ulivi infetti sono solo 21;
da Dicembre 2013 ad aprile 2014 sul campione di 12109 alberi, 242 sono risultati
infetti (meno del 2%);
da Aprile 2014 e fino a Novembre 2014 su 1141 campioni neanche un albero positivo (dati tratti da “Xylella Report”, IdeaDinamica Editore, pag. 15)
2) L’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) pubblica ufficialmente il proprio parere scientifico secondo il quale “non esiste al momento alcuna evidenza scientifica che comprovi l’indicazione che alcuni funghi, piuttosto che il batterio Xylella fastidiosa, siano la causa primaria della sindrome del disseccamento rapido degli ulivi osservata in Puglia” (rapporto pubblicato da EFSA in aprile 2015)
3) Ulivi in grave stato di sofferenza curati con antichi metodi naturali sono rifioriti.
Inoltre i contadini del Salento e non solo, da secoli custodi di questo settore, ben sanno che da sempre gli ulivi seccano in parte o in tutto e poi si rigenerano.
Pertanto:
NON ESISTE ALCUNA EPIDEMIA!
NON ESISTE ALCUN ALLARME XYLELLA!
Definizione di “epidemia” da enciclopedia Treccani: “Manifestazione collettiva d’una malattia che rapidamente si diffonde fino a colpire un gran numero di persone in un territorio.”
Il vero ed unico allarme che il nostro territorio ha sollevato e ci sta urlando, è l’urgenza di tornare ad una sana economia agricola che preveda:
pratiche naturali di coltivazione con conseguente produzione di qualità a prezzi degni di un prodotto di alto livello e inoltre i contributi statali indirizzati a favorire e sostenere la produzione, e non la speculazione.
Coordinamento per la difesa del Patrimonio Culturale
contro le devastazioni ambientali
_______________________
Link utili: