Stop alla carneficina NATO in Libia!

Dopo mesi di propaganda pro NATO, con livelli di falsificazione mediatica senza precedenti,  è  sceso il silenzio sulla carneficina in Libia. Silenzio sugli assedi alle città, che per la prima volta subiscono il taglio totale di acqua, cibo, elettricità, assistenza medica ed un black out mediatico sostanziale, mentre subiscono il bombardamento dagli aerei NATO e dall’artiglieria dei “ribelli” teleguidati.  Silenzio e minimizzazioni sulle rappresaglie e sui saccheggi, ma anche sulle persecuzioni degli immigrati di colore che, già iniziate  a marzo nelle zone controllate dai “ribelli”,  stanno avendo un’escalation esponenziale dopo la “caduta” di Tripoli.

http://www.michelcollon.info/Massacre-of-Black-people-by.html?lang=fr

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=8872&mode=thread&order=1&thold=0

L’unico risultato a cui poteva portare l’attacco  “umanitario” sembra raggiunto, grazie anche al silenzio (rotto da sporadici ed ambigui balbetii di maniera) della  quasi totalità delle organizzazioni di “sinistra”,  “pacifiste” ed “anarchiche”. E’ stata avviata una fase di ancor più truculenta  guerra civile, di lunga durata, protetta dall’annientamento di ogni voce avversa alla NATO (o indipendente) sul terreno libico,  dalle fanfare trionfali e dal proliferare delle  “scoperte” d’atrocità d’archivio.

Ma ecco spuntare poche  iniziative contro questo ulteriore incrudelimento della guerra alla Libia, che non durerà poco e non e detto che non si espanda oltre confine. In Italia pochissime e piccolissime le manifestazioni schieratesi contro la guerra NATO senza se e senza ma (organizzate da Per il Bene Comune, Alternativa Popolare, No War Roma e pochissimi altri). Altrove, soprattutto fra la gente di colore (sudafricani, nigeriani , afroamericani, ma anche venezuelani  etc. etc.), le idee sembrano più chiare da tempo, e l’attacco alla Libia viene visto come una nuova forma di neocolonialismo, o di attacco al processo intrapreso da alcuni stati africani per allentare relativamente il  giogo europeo e statunitense  (anche in connessione con l’avanzata economica della Cina nel continente).

La carneficina aumenta e la scusa del tiranno è caduta. E’ ancora più urgente rompere il silenzio e le ambiguità complici dell’aggressione NATO.

 

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