LA CINA ABBRACCIA I PONZI-BONDS

La Cina sta preparando il lancio di un programma che creerà gli stessi complessi strumenti di debito che hanno innescato la crisi finanziaria globale nel 2008. Il programma pilota consentirà alle banche di raggruppare dei prestiti e convertirli in titoli, che saranno gestiti da società esterne, denominati Special Purpose Vehicle (SPV) o veicoli di investimento strutturati (SIV) [1] .

Il processo, che si chiama cartolarizzazione, permette alle banche di aggirare i requisiti patrimoniali nascondendo i debiti dai loro libri, quindi, consentendo di moltiplicare il volume di affari molto più di quanto consentirebbe la copertura del loro capitale. E’ una “Cartolarizzazione” [2] che carica oltre misura l’espansione del credito nascondendo i rischi che correranno azionisti, investitori e risparmiatori.

Le autorità cinesi sostengono che la cartolarizzazione contribuirà a far ripartire l’economia “liberando fondi per i prestiti in un momento in cui Pechino sta cercando come sostenere la crescita”. Ma secondo un articolo del Wall Street Journal, l’aumento del volume dei “prestiti” non sembra essere la vera finalità per tutti. Ecco un estratto dall’articolo W.S.J. dal titolo “La Cina cerca un modo per spingere i prestiti”:

“Nonostante la prudenza adottata dalle autorità cinesi sulla regolamentazione, la cartolarizzazione presenta dei rischi per il sistema bancario cinese che anziché trovare risorse per i prestiti potrebbe essere spinto verso un “default-fallimento” [3]. Questo perché gli eventuali acquirenti di questi prodotti riconfezionati che saranno venduti nei mercati dei capitali ancora sottosviluppati della Cina saranno probabilmente le banche stesse.

“In Cina, il rischio di trasferimento attraverso la cartolarizzazione sarà limitato perché i compratori dei titoli saranno soprattutto le banche, e, di conseguenza, la maggior parte dei rischi rimarranno nel sistema bancario”, ha detto Yvonne Zhang, una analista senior del Moody Investors Service, di Pechino. Inoltre, la signora Zhang ha detto:”Se le banche, con l’alleggerimento dei requisiti patrimoniali, dovessero assumersi maggiori rischi per i nuovi prestiti, potrebbe anche aumentare il rischio di tutto il sistema bancario”.

Lo scopo della cartolarizzazione non è quello di aumentare i prestiti a favore di consumatori o imprese, ma di permettere il riciclaggio di titoli e liquidità tra le banche stesse in modo da mascherare l’accumulo della leva. (“Gli acquirenti dei titoli saranno soprattutto le banche.”) E l’accumulo di leva viene fatto in un modo da mettere a rischio l’intero sistema finanziario. (“la cartolarizzazione presenta dei rischi per il sistema bancario cinese che, anziché trovare risorse per i prestiti, potrebbe essere spinto verso un “default-fallimento.”) In altre parole, le banche non possono avere un capitale sufficiente per coprire le loro passività. Questo è esattamente ciò che è accaduto nel cosiddetto sistema bancario-ombra prima del default di Lehman Brothers. La Cina ora sta facendo il primo passo su quella stessa strada.

La cartolarizzazione migliora l’espansione del credito per mezzo di un processo chiamato “re-ipoteca”, che consente di riutilizzare garanzie, già prese per stipulare accordi di pronti contro termine, anche per attivare altri commerci e altri prestiti. Tutto questo sembra più complicato di quello che realmente è. Quello che succede veramente e che le banche stanno usando le stesse obbligazioni cartolarizzate più volte per prendere in prestito più denaro.

(Sarebbe come se portassi una collezione di francobolli a molte agenzie di pegno diverse per prendere prestiti di denaro da ognuna di esse senza lasciarla a nessuno. Questa è la stessa cosa..).

Ecco una carrellata da Repowatch:

“In un contratto di pronti contro termine, le aziende utilizzano titoli come garanzia per ottenere un prestito da un banchiere ombra, spesso solo per l’overnight. Ora, in questa fase succede qualcosa di interessante nel sistema bancario ombra. In una transazione di prestito titoli o in una transazione di pronti contro termine, qualcuno mette soldi e prende titoli. Chiunque prenda i titoli potrà riutilizzarli come garanzia per ottenere un proprio titolo di prestito. Quindi il secondo creditore potrà riutilizzare gli stessi titoli come garanzia per ottenere un prestito per se stesso. E così via. Questa è una catena in cui gli stessi titoli diventano garanzie per tanti prestiti diversi. E ‘un altro motivo per cui il sistema bancario ombra è così concatenato “.

Le banche stanno vendendo le loro obbligazioni cartolarizzate ai fondi pensione e ai grandi investitori istituzionali e li scambiano per un overnight con un piccolo interesse. (Prestiti a breve termine) Ma non finisce qui, infatti, i titoli vengono venduti più e più volte, creando una quantità straordinaria di leva finanziaria costituita da insignificanti pezzetti di capitale. Questa è la vera definizione di rischio.

Come potete vedere, niente di tutto questo ha qualcosa in comune con la “crescita o con il rafforzamento della crescita”. Questa è una “bolla di sapone”, che serve ad arricchire pochi fortunati della parte più alta del sistema che potranno godersi i profitti prima che scoppi la bolla e che l’economia vada a picco.

Se la Cina avesse davvero voluto riprendere a correre avrebbe aumentato lo stimolo fiscale per generare una maggiore attività con i consumi personali. Si è quasi universalmente d’accordo sul fatto che il modello economico degli investimenti in Cina, non potrà funzionare a lungo termine, e che i consumi personali dovranno aumentare prima di trovare un equilibrio. La cartolarizzazione non può raggiungere questo obiettivo, infatti, ostacola la crescita a lungo termine trasferendo la ricchezza nazionale ai ceti più alti. I lavoratori effettivamente stanno peggio per le ricadute dello scoppio della bolla del credito che si traduce in genere in alta disoccupazione e strette di cinta. La cartolarizzazione rende inevitabili crolli periodici perché non ci sono regole sull’uso della “leva delle banche” e non ci sono controlli sulla garanzia di base utilizzata nelle obbligazioni. “Tutto va bene”, il che vuol dire che la catastrofe non è mai lontana.

Per chiarire meglio questo punto, vediamo questo rapporto di venerdì sul Wall Street Journal dal titolo “BCE prende altre misure per aumentare la disponibilità di garanzie per le controparti“:

“Il 20 giugno 2012 il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea (BCE) … ha abbassato la soglia di rating e ha modificato i requisiti di ammissibilità per alcuni asset-backed securities (ABS- derivati). Così si è ampliata la portata delle misure per aumentare la disponibilità delle garanzie che sono state introdotte l’8 dicembre 2011 e che rimangono applicabili.”

La BCE ci assicura che il sistema bancario dell’Unione europea è “solvente” e dispone di beni per un valore di migliaia di miliardi di dollari. Ma sarà vero, o no? Dopo tutto, le banche hanno preso in prestito un trilione di euro in 3 anni, prestiti a basso interesse fino a 6 mesi fa, e già hanno bisogno di più soldi. Ma per questo. dovrebbero essere a un punto di rottura, giusto? E, per di più, hanno solo cartolarizzate spazzatura da scambiare per i nuovi prestiti. Ora date un’occhiata a questo blog del Financial Times:

“Il Consiglio direttivo della BCE ha … ampliato la portata delle misure volte ad aumentare la disponibilità di garanzie …. l’Eurosistema considererà i seguenti titoli ABS [4] come ammissibili:

Prestiti-auto, leasing e fidi ai consumatori garantiti da ipoteche commerciali (CMBS) [5] che hanno un secondo miglior punteggio di almeno “singola A” …. Ipoteche Residenziali (RMBS) [6], titoli garantiti da prestiti alle piccole e medie imprese (PMI), prestito auto, leasing e credito al consumo, ABS e CMBS che hanno un secondo miglior punteggio di almeno “tripla B”, RMBS., titoli garantiti da prestiti alle PMI, da prestito auto, leasing e credito al consumo.

Gli ABS sarebbero soggetti a uno scarto di garanzia del 26%, mentre i CMBS a uno scarto di garanzia del 32%. ”

Mondezza, spazzatura, immondizia e altro ancora. “Certo, portateci i vostri vecchi tostapane, i vostri materassi sfondati o un tavolino da caffè con tre gambe. Vi daremo contanti per quello che avete“.

Ora, ditemi, dove si trova una persona sana di mente che darebbe soldi a un povero banchiere classificato con una dubbia “B” concessa per prestiti- auto, prestiti- cartolarizzati, commerciali e immobiliari o per ipoteche spazzatura?

Si tratta di uno scherzo. Le banche non hanno capitali e, a causa di cartolarizzazione e “rehypothecation”, non c’è rimasta neppure una garanzia decente. Tutto quello che hanno è una enorme quantità di “Ponzi Bonds” [7] obbligazioni cartolarizzate dello Stato che non valgono la carta su cui sono stampate.

Questo è il sistema che la Cina vuole copiare. Perché?

Perché così, l’1% della popolazione potrà leccarsi la crema che sta sopra (come hanno già fatto Stati Uniti e Unione Europea) prima che tutto scoppi sulle loro facce. Ecco perché.

Per dare un’idea migliore di quanto sia ridicola la situazione : Secondo il Wall Street Journal, “Le banche spagnole hanno preso oltre 230 miliardi di euro di prestiti dalla BCE in tre anni” …. da un allotment totale di 1 triliardo di euro.

Sempre dal WSJ: “L’esposizione della banca spagnola con la BCE ammontava a 325 miliardi di euro a maggio, e le banche avevano obbligazioni della BCE a tre anni con scadenze a dicembre e febbraio”.

Così, la Spagna dopo aver ricevuto soldi con il programma Emergency Liquidity Assistance (ELA) [8], il programma Target2 [9], il programma ORLT [10], ora ha bisogno di un semplice salvataggio. Quando finirà? Quando gli eurocrati a Francoforte e Bruxelles ammetteranno che le banche sono fallite e che devono essere ristrutturate? Invece, tutti i conti in rosso sono ammucchiati sulle spalle dello stato, che sta allargando i deficit e spingendo una dissoluzione di tutti i programmi sociali che assistono lavoratori, malati, anziani, e deboli ….

E tutto è stato fatto per proteggere gli interessi di una oligarchia corrotta di mafiosi.

 

MIKE WHITNEY

 

Mike Whitney vive a Washington . Ha collaborato a Hopeless: Barack Obama and the Politics of Illusion (AK Press) Indirizzo e.mail fergiewhitney@msn.com


Fonte :http://www.counterpunch.org


Link : http://www.counterpunch.org/2012/06/26/china-embraces-ponzi-bonds

Tradotto per www.ComeDonChisciotte.org da ERNESTO CELESTINI

Inoltrato da Antonio Pagliarone

Note redazionali:

[1] SIV (Structured Investment Vehicle): nel corso degli ultimi anni molte banche, per aumentare il rendimento dei loro mezzi propri, hanno ceduto una gran parte dei loro rischi a delle entità non bancarie, sempre peraltro da loro controllate ma non contabilizzate nei loro bilanci, emettendo delle cartolarizzazioni e collocandole in tali entità. Riducendo così il livello delle loro attività e quello dei rischi di tali attivi, hanno potuto mantenere basso il loro capitale, rispettando formalmente, anche se non sostanzialmente, le regole imposte dalle autorità monetarie e da Basilea. I Siv si finanziano di solito a breve termine, emettendo carta commerciale. Si è creato così, per altro verso, un gigantesco sistema bancario ombra, di cui tutti conoscevano peraltro l’esistenza ma che facevano finta di non vedere.

[2] Cartolarizzazione o Titolarizzazione (securitisation) operazione che consiste nel prendere dei crediti non negoziabili (di solito, ma non sempre, si tratta di più crediti dello stesso tipo) verso degli agenti economici (crediti bancari, mutui immobiliari, crediti commerciali delle imprese, ecc.) e di trasformarli in titoli cedibili sul mercato. È quanto è successo su larga scala prima della crisi; i prestiti immobiliari, normali e sub-prime, sono stati impacchettati in titoli e sono stati ceduti sul mercato. Il fatto che i crediti possano essere ceduti, liberandosi anche dei rischi sottostanti, attraverso le operazioni di cartolarizzazione, ha indotto molti operatori a fare prestiti sconsiderati, senza tenere in alcun conto il merito del credito.

[3] Default (insolvenza) un debitore si trova in una situazione di default quando non è in grado di far fronte, temporaneamente o strutturalmente, a tutti od anche ad una parte dei suoi impegni di pagamento alla scadenza.

[4] ABS (Asset Backed Securities) titoli (ad esempio, obbligazioni) collegati a delle attività specifiche, quali dei crediti immobiliari ipotecari, o dei crediti commerciali verso delle imprese. La restituzione del capitale e degli interessi sui titoli è in sostanza garantita dal rendimento di tali attività sottostanti. Uno dei meccanismi che ha scatenato la crisi finanziaria è proprio collegato all’emissione sul mercato di titoli garantiti da mutui sub-prime.

[5] CMBS (Commercial Mortgage Backed Securities) obbligazioni della categoria degli ABS. Gli organismi emittenti di questi titoli sono delle società veicolo create dalle banche.

[6] RMBS (Residential Mortgage-Backed Security) è una sottospecie degli ABS, in cui la garanzia del titolo è legata al rendimento di un mutuo immobiliare ipotecario.

[7] Ponzi scheme (schema di Ponzi) viene chiamato in tale modo dal cognome di un truffatore di origine italiana che, nel periodo tra le due guerre, imperversò per un po’ negli Stati Uniti, inventando un modo originale per fare denaro – tale strada è stata peraltro seguita negli anni cinquanta anche in Italia da un certo Giuffrè, il cosiddetto banchiere di Dio e successivamente da altri. Lo schema ha acquisito una nuova notorietà con lo scandalo Madoff di fine 2008. Esso consiste molto sommariamente nel raccogliere denaro tra i risparmiatori ed anche tra istituzioni finanziarie importanti, come in quest’ultimo caso, promettendo guadagni molto forti. In effetti, nei primi tempi ritorni di tutto rilievo vengono versati ai depositanti utilizzando le somme versate dai nuovi clienti, attirati appunto dal positivo andamento delle cose. Ma poi accade qualche incidente – in questo caso, a un certo punto, diversi clienti, a corto di liquidità per effetto della crisi, hanno chiesto indietro almeno una parte dei loro soldi – e la truffa viene allo scoperto.

Portogallo ci sono almeno 145 miliardi di titoli tossici.

[8] Emergency Liquidity Assistance, sono le cosiddette Concessione di liquidità di ultima istanza che le banche centrali possono dare ai propri istituti di credito anche quando non forniscono le adeguate garanzie.

[9] TARGET (Trans-European Automated Real-Time Gross Settlement Express Transfer System), L’avvio dell’Unione monetaria europea nel 1999 ha richiesto la realizzazione del sistema composto dai sistemi di regolamento lordo dei 17 Stati membri dell’UE e della Banca Centrale Europea, tra loro collegati. La disponibilità di TARGET in grado di dare esecuzione ai pagamenti interbancari nell’area dell’euro in condizioni di sicurezza, affidabilità ed efficienza ha reso possibile la conduzione efficace della politica monetaria unica all’interno dell’area e, al tempo stesso, ha dato rilevante impulso al processo di intergrazione finanziaria e commerciale tra i paesi partecipanti.

Il 19 novembre 2007 è stato avviato con gradualità il sistema Target 2 che sostituisce il precedente sistema TARGET e si avvale di una piattaforma unica condivisa (Single Shared Platform, SSP) realizzata e gestita dalla Banca d’Italia, dalla Deutsche Bundesbank e dalla Banque de France a beneficio dei sistemi finanziari europei, che peraltro, sul piano operativo e giuridico, fanno riferimento alle rispettive banche centrali, sulla base di norme armonizzate.

[10] ORLT (operazioni di rifinanziamento a lungo termine), programma di rifinanziamenti da parte della BCE o dalla Banca centrale europea. Mentre ORLT è stato intorno per il tempo, è venuto alla ribalta come ORLT è stato prevalentemente utilizzati per far fronte alla crisi europea del debito. Il ORLT viene utilizzato principalmente come un meccanismo per distribuire liquidità nel sistema bancario stesso. Il ORLT viene utilizzato in riferimento al quantitative easing per stimolare / iniettare liquidità nell’economia nazionale.

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