Le forze dell’ordine a Milano hanno sgomberato il centro sociale Zam (Zona autonoma Milano), nato due anni fa in un palazzo abbandonato di via Olgiati, nella periferia sud della città. Durante le operazioni, ci sono stati alcuni scontri tra attivisti e polizia, ma non ci sono stati feriti: i militanti dello spazio autogestito, occupato nel febbraio del 2011, hanno cercato di impedire l’accesso degli agenti, in assetto antisommossa. Davanti all’edificio è stata innalzata una barricata – con tavoli, sedie e inferriate – che ha però preso fuoco, rendendo necessario l ’intervento dei vigili del fuoco. L’intervento delle ruspe ha poi consentito l’operazione di sequestro, mentre l’incendio è stato spento. Due militanti sono invece saliti sul tetto del palazzo, nel tentativo di impedire lo sgombero: esposto uno striscione con lo slogan “‘Stay Zam, i sogni continuano’. Nell’ultimo periodo il centro aveva ospitato concerti, dibatti e incontri culturali: a rendere noto lo sgombero, attraverso il profilo su Facebook del sito “Milanoinmovimento“, sono stati gli stessi attivisti dello Zam.
MILANO: LO SGOMBERO DEL CENTRO SOCIALE ZAM – Come ha spiegato lo stesso “Milanoinmovimento” – che in tempo reale sta informando sull’operazione ancora in corso – le camionette della polizia sono arrivate nel centro poco prima delle nove di mattina. Da allora sono partiti gli scontri con gli occupanti, che hanno tentato di opporre resistenza creando sulla strada una sorta di barricata, poi rimossa attraverso l’intervento delle ruspe. Lanciate alcune bottiglie di vernice e fumogeni. Alle 11 circa la polizia ha fatto ingresso all’interno dello Zam, dove erano ancora presenti decine di giovani. “La Digos ha cercato di salire sul tetto, senza riuscirci”, spiega il sito. Sarebbe quindi iniziata una “trattativa”: per scendere, i due ragazzi hanno chiesto come condizione la possibilità di parlare con l’avvocato di Zam, così come quella di poter conoscere il progetto che il Comune intende portare avanti nell’area fino a oggi occupata. E’ stato poi chiesto alle forze dell’ordine di poter rientrare nei prossimi giorni a riprendere il materiale di proprietà di Zam.
SCONTRI E TENSIONI ALLO ZAM -Secondo quanto hanno dichiarato alcuni testimoni, diverse persone sono state allontanate con la forza da parte degli agenti. Mentre prosegue lo sgombero dell’area, altri occupanti si sono spostati davanti al cancello di Zam, presidiato dalle forze dell’ordine, come forza di solidarietà ai due compagni sul tetto.
Per ora i due attivisti saliti sul tetto hanno annunciato l’intenzione di non scendere fino a quando non verranno ascoltate le loro richieste. Dopo la tensione di inizio mattina, però, la situazione al momento è tranquilla: ottanta occupanti circa restano ancora in presidio vicino alla struttura, in attesa di proseguire pomeriggio la protesta contro la decisione di sgomberare il centro sociale, Gli attivisti si sono dati appuntamento per le 16 a Porta Genova: per le 18, invece, il collettivo intende spostarsi a Palazzo Marino, la sede del Consiglio comunale di Milano Sabato prossimo alle 15, infine, è stata organizzato un corteo che dovrebbe partire da piazza Cavour.
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