Bangladesh: sciopero della fame

Francia: saldi nei negozi di abbigliamento!

Bangladesh: sciopero della fame degli operai del settore settile!

Da più di vent’anni, il Bangladesh accoglie un gran numero di fabbriche tessili che sono state de localizzate dalla Francia. In queste imprese sono sfruttati più d tre milioni di operai, giovani donne in grande maggioranza. Esse lavorano per poche decine di euro al mese. Subiscono delle condizioni di lavoro disastrose. Il controllo padronale si esercita in maniera inumana. Accade spesso che le operaie siano rinchiusi sul loro luogo di lavoro. Dal 2006, queste pratiche hanno provocato la morte di 500 lavoratrici, bruciate vive durante degli incendi scoppiati nelle fabbriche. È ciò che è accaduto nel novembre 2012 nella fabbrica del gruppo industriale Tazreen di Dhaka in cui hanno trovato la morte 112 operaie.

Ma i veri padroni di queste operaie, sono coloro che effettuano gli ordini. I metodi impiegati a Tazreen erano noti alle ditte che traevano profitto da queste lavoratrici ipersfruttate: le catene di distribuzione Auchan, Carrefour, Casino, GO Sport, Pimkie, Ikea, CORA, Inter Sport ma anche C&A.

I vestiti che indossiamo sono prodotti con queste pratiche padronali!!!

Il 4 gennaio, diverse centinaia di operaie hanno iniziato uno sciopera della fame al fine di ottenere la condanna del padrone della fabbrica e il risarcimento delle famiglie delle vittime e dei feriti.
La commissione di inchiesta parlamentare ha riconosciuto la responsabilità del padrone di Tazreen. Ma quest’ultimo, protetto dal governo, è sempre in libertà.
Organizzate in seno alla Federazione Nazionale dei Lavoratori del Tessile, queste operaie chiedono inoltre l’introduzione di una legislazione del lavoro, che accordi il diritto alla sicurezza ma anche la libertà sindacale.
Invitiamo dunque tutti i lavoratori e le rispettive organizzazioni sindacali ad inviare dei messaggi di protesta alle autorità del Bangladesh affinché approvino queste rivendicazioni.

Se le  legittime rivendicazioni delle scioperanti non saranno accordate, la NGWF si vedrà obbligata ad organizzare una mobilitazione di massa. Le organizzazioni sindacali francesi devono dunque tenersi pronte a sostenere i loro compagni del Bangladesh e a fare pressione sulle catene di distribuzione.

Da decenni, la borghesia prova a dividere i lavoratori organizzando la delocalizzazione di numerose industrie. Il patronato economico e la corsa alla concorrenza non hanno mai avuto alcuna efficacia contro questa strategia padronale.

Dobbiamo, al contrario, mostrare al padronato che il movimento sindacale si organizza al di là delle frontiere nazionali stabilite artificialmente da questi stessi padroni per dividerci.

Lottiamo per l’unificazione dei salari e delle condizioni di lavoro nel senso degli interessi di coloro che producono le ricchezze: i lavoratori.

Courant Syndicaliste Revolutionnaire

Potete inviare le vostre mozioni di protesta all’Ambasciata del Bangladesh:

Indirizzo postale: 109, avenue Henri Martin 75016 Paris

Fax : 01.46.51.90.35
E-mail: bangembpar@yahoo.com

Inviate, per informazione, una copia della vostra mozione ai compagni della NGWF: ngwf@dhaka.net

https://www.facebook.com/pages/usi-ait-sindacato-arti-e-mestieri/288910725506?ref=hl#!/media/set/?set=a.10152419852515507.938138.288910725506&type=1

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