LA MARCIA CONTINUA , IN SPAGNA…
e mai mi sembrò cosi dolce la parola democrazia…
Doriana Goracci
“Angels Chopera, catalana di 43 anni, madre di due figli e marito disoccupato, ogni giorno a mezzogiorno lascia il suo ufficio di segreteria all’Università Autonoma di Madrid, ufficialmente per la pausa caffé di 20 minuti. Poi, con un’altra ottantina di dipendenti attraversa la strada e si mette di traverso sulla carreggiata, per l’ormai consueto blocco stradale sulla ‘carretera’ di Colmenar Viejo, una delle principali tangenziali di accesso a Madrid, sbarrando il passaggio a camionisti e automobilisti imbestialiti. “Un po’ di pazienza, scusate i disagi.. c’è bisogno della solidarietà di tutti per mandare a casa la casta”…
e poi scandisce urlando: ‘El proximo parado serà un diputado!’. Il prossimo disoccupato sarà un deputato!
A Madrid la protesta continua. I dipendenti statali non hanno intenzione di interrompere le manifestazioni contro i tagli al settore pubblico: medici, pompieri, agenti di polizia e conduttori dei mezzi pubblici sono scesi in piazza di nuovo. Dal pomeriggio del 24 luglio, l’ospedale della capitale è occupato da un gruppo di lavoratori, un’iniziativa spontanea che non rientra nelle proteste organizzate dai sindacati. CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE. Oltre ai tagli, nella regione la protesta si concentra infatti contro le privatizzazioni di centri pubblici nel settore sanitario.
Mobilitazione anche per gli agenti di polizia che si sono riuniti nell’ accademia dove la presidente della regione, Esperanza Aguirre (Pp), avrebbe dovuto consegnare i diplomi ai cadetti, impedendo lo svolgimento della cerimonia. RICERCATORI IN AGITAZIONE. E hanno bloccato il centro di Madrid, tra il 24 e il 25 luglio, anche i lavoratori della metropolitana della capitale e i ricercatori del Centro di Ricerca scientifica, il maggior organo pubblico di questo tipo. I problemi di liquidità del centro, che non riceve i fondi teoricamente garantiti dallo Stato, ne mettono in pericolo le buste paga durante i prossimi mesi, hanno assicurato.
‘Mani in alto, questa è una rapina’, scandiscono le centinaia di dipendenti concentrati a mezzogiorno davanti al ministero delle Finanze.
E ancora “Non si fermano le proteste dei dipendenti statali a Madrid: medici, pompieri, agenti di polizia e conduttori dei mezzi pubblici sono scesi in piazza di nuovo contro i tagli al settore pubblico.
Dal pomeriggio di ieri, l’Ospedale della capitale è occupato da un gruppo di lavoratori, un’iniziativa spontanea che non rientra nelle proteste organizzate dai sindacati. Oltre ai tagli, nella regione la protesta si concentra infatti contro le privatizzazioni di centri pubblici nel settore sanitario.
Mobilitazione anche per gli agenti di polizia che si sono riuniti nell’accademia dove la presidente della regione, Esperanza Aguirre (PP), avrebbe dovuto consegnare i diplomi ai cadetti, impedendo lo svolgimento della cerimonia.Hanno bloccato il centro di Madrid, tra ieri ed oggi, anche i lavoratori della metropolitana della capitale e i ricercatori del Centro di Ricerca scientifica, il maggior organo pubblico di questo tipo. Sostengono che i problemi di liquidità del centro, che non riceve i fondi teoricamente garantiti dallo Stato, ne mettono in pericolo le buste paga durante i prossimi mesi.”
Per Teresa, 59 anni, impiegata delle Finanze e prima al ministero di Difesa, “è assolutamente ingiusto che siamo sempre gli stessi a pagare. E’ il secondo taglio dello stipendio in due anni, oltre alla perdita di potere acquisitivo”. Da mercoledì 18 luglio, il giorno dell’annuncio choc della stangata più dura della democrazia spagnola fatto dal premier Mariano Rajoy, blocchi, sit-in e azioni di protesta si susseguono davanti a ospedali, uffici giudiziari, ministeri e caserme di vigili del fuoco e di polizia, stazioni ferroviarie, in decine di città spagnole. Gruppi spesso sparuti di manifestanti, ma diffusi e ad alto potenziale di disturbo. Al Palazzo di governo della Moncloa hanno tentato di mettere la sordina agli impiegati che, nella pausa colazione, innalzano i cartelli e intonano i fischietti fuori ai cancelli, imponendo la richiesta di autorizzazione per scritto e con un preavviso di 24 ore. “Fuori l’orario lavorativo possiamo fare quello che vogliamo, e continueremo a protestare”, assicura Carlos, addetto ai giardini, che da giorni si mobilita on gli impiegati delle vicine Facoltà di Veterinaria e Statistica.
Il popolo dei 3 milioni di statali è inferocito e deciso non fermarsi fino a quando la Casta non sarà spoliata e mandata a casa. “Siamo coscienti che non c’è alternativa ai tagli. Ma la scure ha ignorato il mezzo milione di politici delle varie amministrazioni pubbliche. Il taglio del 30% dei consiglieri degli enti locali è stato rinviato al 2014. Per non parlare dei 40.000 consulenti chiamati a dito, non eletti né funzionari, che conservano stipendi di 60.000 euro al mese e prebende come le spese di casa, telefono, auto e Visa pagati dai contribuenti”, protesta Tatiana Medina, coordinatrice del Sindacato dell’Amministrazione Pubblica (Sap). Ricorda che l’80% degli statali sono ‘milleuristi’, per i quali la tredicesima è “una boccata d’ossigeno per pagare tasse, scadenze e debiti: come faremo?” si chiede. Salvi, invece, i privilegi della casta: “Diciassette comunità autonome significano altrettanti governi, con propri ministeri, ambasciate, istituti di rappresentanza.Dei 450.000 politici a spese dello Stato vogliamo ne restino al massimo 100.000, come in Francia”, rivendica la sindacalista. I sindacati della funzione pubblica hanno convocato una “grande mobilitazione” in tutto il Paese per i prossimi 25 e 26 settembre a Madrid: “Circonderemo il Congresso e non ci muoveremo fino a quando la gran parte dei politici non sarà mandata a casa”, avverte Medina. Nel frattempo, però, non danno tregua. “Per domani, come ogni giovedì – spiega la sindacalista – è convocata alle 20,00 la marcia di protesta da Plaza Neptuno a Puerta del Sol”. E alle 11,00 di venerdì 27 luglio in piazza scenderanno i tassisti, in corteo dal ministero delle Finanze a quello dell’Economia. Poi, alle otto di sera una nuova mobilitazione nel cuore della Capitale contro i tagli, convocata questa dalla “destra neoliberale”, vale a dire gli elettori delusi del PP, annunciata su siti come www.investienbolsa.org o quello del quotidiano el Economista.
Fonti : http://ansamed.ansa.it/ansamed/it/notizie/rubriche/economia/2012/07/25/Spagna-pausa-panino-lotta-dipendenti-pubblici_7236556.html
http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Esteri/Spagna-statali-piazza-Madrid/25-07-2012/1-A_002414741.shtml
http://www.lettera43.it/economia/macro/spagna-occupato-anche-l-ospedale-di-madrid_4367559073.htm