Genocidio in Novorossija e canto del cigno dello Stato ucraino

Riprendiamo da AuroraSito gran parte della traduzione dell’articolo seguente , perché ci sembra dia un dettagliato resoconto dei fatti di Odessa, attraverso una ricostruzione coerente degli antefatti e delle conseguenze. Al termine dell’articolo, il link ad unbreve documentario (in inglese) sulla situazione sociopolitica ucraina, e le ragioni della diffusione del nazismo fomentata dall’Occidente.

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Oriental Review, 6 maggio 2014

I tragici eventi di Odessa, dove i neo-nazisti hanno bruciato vive almeno 50 persone, sono già chiamati nuova Khatyn. I paralleli sono così impressionanti che questa immagine s’è immediatamente infiltrata nella coscienza del mondo. Ne sono responsabili gli stessi autori. Gli abitanti di Khatyn furono inceneriti dal 118.mo battaglione della polizia nazista, composto da militari per lo più ucraini provenienti dai battaglioni di polizia Nachtigall e Roland al comando dell’Abwehr, originariamente creati con l’assistenza di Stepan Bandera. All’inizio della guerra, Nachtigall era guidato da Roman Shukhevich, che in seguito assegnò i suoi scagnozzi ad una nuova unità punitiva. Gli abitanti di Odessa furono uccisi in un incendio appiccato da una nuova generazione di fascisti che vagano per le strade delle città ucraine brandendo i ritratti di Bandera e Shukhevich.
Il massacro di Khatyn a Odessa ha creato una nuova realtà, in cui cittadini ucraini hanno l’unico obiettivo di difendere loro lingua, stile di vita e valori, in opposizione alla giunta neo-nazista nella capitale Kiev. A differenza del Donbass, dove vi è una milizia armata, le proteste di Odessa erano del tutto pacifiche, ma il Rubicone è stato attraversato a Odessa il 2 maggio. Il tabù contro l’assassinio di civili inermi da parte dei militanti armati non c’è più. Non è un caso che poche ore dopo la tragedia a Odessa, la Guardia Nazionale ha cominciato a sparare spietatamente sugli abitanti di Kramatorsk che tentavano di bloccare i veicoli corazzati fermandosi sul loro percorso. E’ possibile che molti di loro non sapessero neanche cosa fosse successo a Odessa, dove i loro concittadini ucraini venivano carbonizzati davanti a una polizia indifferente mentre i neo-nazisti gridavano “Bruciate i russi!” e “Morte ai maledetti russi”, e che coloro sfuggiti al fuoco venivano finito con asce e mazze, tutto sotto le note dell’inno nazionale ucraino, una http://aurorasito.files.wordpress.com/2014/05/odessa5.jpgcanzone che sarà ora sempre associata alla Khatyn di Odessa. Le ultime informazioni sulla tragedia indicano che il 2 maggio, i capi della giunta inscenarono una provocazione e conseguente azione punitiva contro i cittadini di Odessa, al fine di ridurre o distruggere completamente lo spirito dei moti che potevano avviare la resistenza al regime banderista, come a Donetsk, Lugansk e Slavjansk. Con tale obiettivo, i combattenti della speciale task force Vostok (Oriente) e battaglioni d’assalto, finanziati dal miliardario ucraino Igor Kolomojskij, furono infiltrati in città vestiti con abiti civili. La cosiddetta “14° compagnia delle forze di autodifesa di Euromaidan” di Kiev, attivamente coinvolta nei tumulti della città del 29 aprile, era presente.
La tendopoli dei residenti ad Odessa che si opponeva alla nuova amministrazione illegale ucraina s’era raccolta al centro della città, alla fine di febbraio 2014 subito dopo il colpo di Stato a Kiev. Nel successivi mesi decine di migliaia di cittadini vi si radunarono nel disperato tentativo di proteggere i loro diritti e libertà fondamentali nella sempre più nazionalista Ucraina. Il 2 maggio 2014, la squadra di calcio locale FC Chernomorets Odessa ospitava la FC Metallist di Kharkov in un match regolare del campionato ucraino. Folle di tifosi da Kharkov arrivarono ad Odessa muovendosi per lo stadio. Improvvisamente furono attaccati da uomini armati e mascherati non identificati che indossavano i nastri di St. Giorgio (simbolo della resistenza antifascista alla giunta di Kiev!) e bracciali rossi. Stessi bracciali furono notati sulle maniche di alcuni poliziotti ucraini.
[…] Le foto disponibili rivelano che tali aggressori godevano della neutralità della polizia locale, mentre alcuni altri elementi dimostrano che le loro azioni furono coordinate da persone in uniforme della polizia. Uno dei coordinatori individuati era il vicecapo del ramo di Odessa del ministero degli Interni, colonnello Dmitrij Fucheji.

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[Altre foto rivelano l’ampio appoggio e anzi la gestione da parte della polizia locale di gruppi di uomini armati e mascherati che indossano bracciali rossi, ndr]

Non c’è da stupirsi che i tifosi infuriati si siano mossi immediatamente nel tentativo di raggiungere gli assalitori. Hanno schiacciato tutto sul loro cammino. Dopo una breve “resistenza” la polizia si ritira e lascia la folla furiosa dirigersi su Kulikovo Pole, base della pacifica protesta antifascista di Odessa. A quel punto ai tifosi si sono aggiunti i teppisti ultranazionalisti di fazione destra che circondarono l’edificio dei sindacati, dove la maggioranza dei manifestanti antifascisti era fuggita, entrando per ucciderli tutti sul posto e quindi incendiare l’edificio con bombe molotov.
Negli scontri e nell’incendio alla Casa dei Sindacati, 46 persone sono state (ufficialmente) uccise e oltre 200 ferite e mutilate, più di 20 sono in condizioni critiche. Otto persone sono morte dopo esser saltate dai piani superiori dell’edificio. Vi sono ulteriori rapporti secondo cui i teppisti hanno usato un gas tossico per neutralizzare le persone nell’edificio.

Uno scioccante reportage fotografico sulle atrocità commesse da Settore Destro nella Casa dei sindacati è disponibile qui (Attenzione: rigorosamente VM18). Le vittime sopravvissute e tratte dalle fiamme sono state uccise sul posto e poi fotografate sullo sfondo di cadaveri bruciati con la scritta “Questa è l’Ucraina”. […] Questi non sono più esseri umani, questi non sono umani. Sì, se l’ ”Ucraina” consiste di simili animali, allora il Paese davvero non esiste più. E’ già chiaro che la giunta non sia riuscita a raggiungere i suoi obiettivi. I cittadini di Odessa hanno deciso di passare dalle proteste pacifiche alla guerriglia e con ragione. Gli abitanti dei territori occupati non hanno altro modo di manifestare contro i fascisti, com’era vero anche durante la seconda guerra mondiale. Invece di spegnere le fiamme della guerra civile latente in Ucraina, la giunta vi ha gettato benzina. I sostenitori della federalizzazione del Paese sono stati inceneriti, oltre tale baratro non vi è più alcuna possibilità per l’Ucraina di continuare ad esistere con gli attuali confini. Naturalmente l’occidente è interessato a creare uno Stato neo-nazista confinante con la Russia. L’unica domanda riguarda i confini di tale Stato, e questo non riguarda solo i confini con la Russia, dato che ovviamente romeni, ungheresi e polacchi non saranno lieti di ritrovarsi un tale confinante.


Quali conclusioni si possono trarre dalla tragedia di Odessa?
In primo luogo, la provocazione degli armati collegati a Settore Destro dai bracciali rossi contro i tifosi in visita è stata effettuata con l’assistenza della polizia locale, fedele alle autorità di Kiev.
In secondo luogo, non può più esservi alcun dubbio sul fatto che il popolo della Crimea abbia preso la decisione giusta riunificandosi con la Russia. Milioni di persone avranno la promessa sicurezza, prosperità e una visione chiara, semplice e comprensibile della loro nuova vita da cittadini russi.
In terzo luogo, il sud-est non acconsentirà mai a vivere sotto il governo dei fascisti. Le fiamme di Odessa carbonizzano non solo l’accordo di Ginevra, ma anche l’idea di federalizzare l’Ucraina.
In quarto luogo, la decisione presa dai leader della Repubblica Popolare del Donetsk di distribuire in anticipo le armi alla popolazione, può ora essere vista come sensata, perché la giunta di Odessa ha dimostrato che non ha intenzione di condurre un qualsiasi dialogo con le regioni del sud-est, e che è pronta ad uccidere e bruciare chi la pensa diversamente.
In quinto luogo, i leader della Russia hanno ora la possibilità di rinviare la decisione di schierare truppe per salvarvi i russi, dato che le milizie possono affrontare da sole le truppe della giunta. Compito della Russia è fornire assistenza umanitaria alle regioni del sud-est della Novorossija, dove ci sarà grande bisogno, data la fame e la distruzione diffusa.
In sesto luogo, ogni elezione presidenziale sarà fuori questione per via della guerra civile in Ucraina. Così, la giunta non può sperare su alcuna legittimità dal 25 maggio, nonostante tutti i discorsi di Obama e Merkel.
Lo stesso giorno abbiamo visto una dimostrazione di come i russi siano diversi dai cosiddetti ucraini. I russi di Lugansk hanno abbattuto uno degli elicotteri della giunta, ma i soldati ucraini che hanno risposto al segnale di soccorso del pilota ferito sono arrivati solo per prendergli la pistola e lasciarlo morire! La milizia russofona locale l’ha portato nell’ospedale locale, dove i medici hanno salvato la vita all’uomo che stava per ucciderli.

 

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Fonte: Oriental Review, 6 maggio 2014
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora

 

Video: Ordinary fascism in Ukraine. XXI century

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